Nota metodologica

Il processo di certificazione Family Audit è un processo ripetitibile nelle varie aziende che intendono certificarsi, ma al tempo stesso unico e personalizzato sulla base delle caratteristiche e delle peculiarità dell’azienda stessa. Il processo è schematizzato nelle seguenti fasi:

flussoFamily

Il processo è caratterizzato dalla presenza di due gruppi di lavoro che lavorano in parallelo, ovvero il gruppo di lavoro della Direzione, formato dal management dell’organizzazione, con il compito d’indirizzo nel percorso di certificazione e il gruppo di lavoro Interno, formato da personale rappresentativo dell’Istituto (per sesso, età, ruolo, categorie protette, tipologie di contratto etc.). Questo secondo gruppo di lavoro svolge il ruolo di analisi e proposta di azioni a favore della conciliazione famiglia-lavoro. I due gruppi sono coordinati dal referente interno Family Audit.

L’output del gruppo di lavoro Interno si concretizza nel Piano delle Attività – contenente obiettivi, attività programmate, responsabilità, risultati attesi, tempistica e, dove possibile, il relativo budget – che viene proposto al gruppo di lavoro della Direzione, che lo approva, sottoscrivendolo, salvo eventuali modifiche.

Una volta approvato il piano triennale delle attività, questo viene sottoposto al Valutatore Family Audit, il quale per mezzo di un audit verifica la conformità ai requisiti per il rilascio della certificazione base.

Ci sono quindi tre anni per implementare le attività di miglioramento contenute nel Piano delle Attività. Il Valutatore Family Audit effettua un audit, con cadenza annuale, per verificare lo stato di avanzamento delle attività.

Alla fine del terzo anno il certificato base diventa definitivo con il riconoscimento, da parte del Consiglio dell’Audit, che l’organizzazione ha attuato un’efficace politica organizzativa e gestionale dei processi lavorativi centrata sui bisogni ed attese del personale.